Sanremo

Il diario di Sanremo 2025 – giorno 7

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Sanremo, 15 febbraio 2025

La mattinata è iniziata presto, con una serie di collegamenti radiofonici per commentare la serata precedente e azzardare qualche pronostico sulla vittoria finale. Il clima è strano: si percepisce una malinconia nell’aria, segno che la fine è vicina. Ma, allo stesso tempo, c’è un’energia frizzante, l’eccitazione per il verdetto finale.

Dopo una colazione veloce al bar di fronte al Teatro Ariston, mi sono diretto allo Store Sony per due interviste. La prima è con Joan Thiele, che ci ha fatto ascoltare in anteprima il suo nuovo album. È sempre un piacere scoprire nuova musica, e Joan, con la sua energia, non ha deluso. Subito dopo, è stato il turno di Gaia, con la quale ho scambiato due chiacchiere in vista della finale. Una conversazione informale, ma densa di significato.

Alle 12, l’ultima conferenza generale, quella che segna la fine di un’intensa settimana di dichiarazioni e approfondimenti. A seguire, alle 14, la conferenza di Marcella Bella, che ha accolto tutti con il suo sorriso caloroso. La sala stampa, ora più che mai, è il punto di ritrovo, il cuore pulsante di questa kermesse.

Subito dopo la conferenza, il clima è cambiato. La sala stampa si è trasformata in un luogo di foto di gruppo, abbracci e saluti. Qualche lacrimuccia non è mancata, perché il Festival è un’esperienza che ti coinvolge completamente.

Nel pomeriggio, alle 16, ho tentato una passeggiata per la città, ma il caos regnava sovrano. Sanremo era completamente blindata, impossibile fare un passo senza imbattersi in decine di persone. Sono comunque riuscito a raggiungere il Casinò, dove all’esterno c’era un live improvvisato di Tormento e Shablo. Un momento che mi ha fatto sentire la vera anima di Sanremo.

Alle 18, sono tornato in camera per preparare la valigia del ritorno. Non è mai facile fare le valigie dopo una settimana così intensa. Alle 20, sono tornato in sala stampa per guardare la finale. L’atmosfera era carica di tensione e attesa. La sala stampa si è riempita di voci ed emozioni. Era il momento di votare, due volte. Prima tra i 29 Big, poi con la top 5. Giorgia è stata la più votata tra i giornalisti, ma la sua posizione non è bastata per entrare tra i primi cinque. Un verdetto che ha sorpreso molti, ma che ha visto il trionfo di Olly. Non ho potuto fare a meno di sorridere per Lucio Corsi, la vera rivelazione di questa edizione, a cui ho dato il massimo dei voti.

La serata si è conclusa tardi, alle 2.30, quando la sala stampa ha spento le luci. Mi sono diretto verso l’Ariston per l’ultimo saluto. L’insegna del teatro era già stata sostituita con quella di “Domenica In”, un simbolo che segna la fine di questa lunga avventura. È stato un Festival intenso, ricco di emozioni, incontri e momenti indimenticabili. Tra impegno, soddisfazione e una passione che non manca mai, mi congedo da questa edizione con la promessa di tornare l’anno prossimo.

Al prossimo anno, caro diario!

Angelo

 

Scritto da: Redazione

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