Sanremo

Il diario di Sanremo 2025 – giorno 3

today12 Febbraio 2025 29 14

Sfondo
share close

Sanremo, 11 febbraio 2025

Anche oggi la sveglia è suonata implacabile, ma l’energia di Sanremo è contagiosa e mi fa balzare giù dal letto senza esitazioni. La giornata si preannuncia densa di appuntamenti, a cominciare dalle interviste alle nuove proposte in gara, Vale LP e Lil Jolie.

Le ragazze ci hanno accolto con un entusiasmo contagioso, pronte a mettersi in gioco con il nostro “rainbow interview”. Ogni risposta è stata un piccolo gioiello, un mix di spontaneità e passione che mi ha fatto capire quanto amino la musica e quanto siano emozionate di essere qui.

Dopo l’intervista, non potevo non fare un salto al pop-up store dei Cuoricini dei Coma_Cose. Un vero e proprio tempio dei gadget a tema, dove ogni oggetto racconta un pezzo della loro storia artistica. Ho tentato la fortuna alla macchina a gettoni, sperando di vincere un cuoricino da collezione. Niente da fare, ma l’atmosfera era talmente frizzante che non mi sono arreso.

La mattinata è proseguita con un’altra intervista, questa volta a Shablo e Tormento. Due mostri sacri della scena urban italiana, che con la loro grinta e il loro carisma mi hanno raccontato della loro partecipazione alla serata dei duetti, dove saliranno sul palco insieme a un’icona come Neffa. Ogni loro parola era intrisa di passione e amore per la musica.

A mezzogiorno, ho raggiunto la sala stampa, il cuore pulsante del Festival. La conferenza generale era un’esplosione di emozioni. È stato ufficializzato l’ordine di esibizione dei cantanti, lo stesso delle prove generali. L’attesa cresce, la tensione sale, il Festival sta per entrare nel vivo!

Dopo una breve pausa per pranzo, trascorsa in compagnia di amici e colleghi, sono tornato in sala stampa per assistere a una serie di conferenze stampa, tra cui quelle di Gabbani ed Elodie. Ed è proprio durante l’intervento di Elodie che è accaduto l’impensabile. A una domanda sul suo pensiero riguardo Giorgia Meloni, la sua risposta è stata fulminante: “Piuttosto mi taglierei una mano”. La sala è esplosa in un applauso fragoroso, un’ovazione spontanea che ha sottolineato quanto quelle parole fossero sentite e condivise. Un momento che resterà impresso nella mia memoria.

Nel tardo pomeriggio, mi sono preparato per seguire le indicazioni per la votazione della serata. Ogni esibizione andava valutata da 1 a 10, un compito arduo ma entusiasmante.

Prima dell’inizio della serata, mi sono concesso una passeggiata per la città. La ruota panoramica, illuminata come un gioiello, sembrava sospesa tra cielo e mare, mentre il lungomare brulicava di gente in trepidante attesa.

Alle 20.30, finalmente, il Festival è partito ufficialmente. La sala stampa si è animata, un susseguirsi di collegamenti, pezzi da scrivere e commenti con i colleghi. Ogni performance era un’emozione che condividevamo con entusiasmo.

A notte fonda, mi sono diretto verso l’Ariston per assistere al Dopofestival di Alessandro Cattelan. Tra risate e momenti divertenti, abbiamo commentato il balletto rocambolesco di Gaia, il cui ballerino ha accidentalmente distrutto il braccio della statua di Carlo Conti. E poi l’arrivo di Francesca Michielin in stampelle, che con grande ironia ha sfilato sul red carpet come una vera star, sfidando il suo infortunio.

Alle 2.30, ho lasciato l’Ariston con il cuore colmo di emozioni e il sorriso sulle labbra. La stanchezza si faceva sentire, ma la voglia di vivere appieno questo Festival era ancora più forte.

A domani, caro diario. Sanremo è un sogno che continua.

Angelo

 

Scritto da: Redazione

Rate it