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KID YUGI in radio da venerdì 15 marzo con EVA (feat. TEDUA), brano contenuto nell’album dei record “I nomi del Diavolo” uscito lo scorso 1 marzo e che, dopo aver esordito alla prima posizione della classifica FIMI/GFK, è subito certificato album d’oro!
Questi risultati sono l’ennesimo grande traguardo per Kid Yugi dopo che il suo disco è stato l’album più ascoltato al mondo nei primi tre giorni dall’uscita su Spotify (Top Albums Debut Global Chart). Nei primi tre giorni di uscita il brano “Eva” con Tedua si è piazzato alla 7° posizione dei singoli con il miglior debutto a livello globale. Con oltre 8 mln di stream totali, “Eva”si trova attualmente nella top5 della classifica dei singoli giornaliera di Spotify Italia e in top3 tra i video in tendenza su YouTube.
“I nomi del Diavolo” è un ‘concept album‘ che arriva dopo il successo del precedente, “The Globe” (certificato disco d’Oro).
“I nomi del Diavolo” contiene le collaborazione con Sfera Ebbasta, Geolier, Tedua, Ernia, Tony Boy, Artie 5ive, Papa V, Noyz Narcos e Simba La Rue.
Ispirato dall’opera “Il Signore delle Mosche” dello scrittore britannico William Golding, Kid Yugi è stato affascinato anche dai molteplici nomi che sono stati dati al Male nelle varie culture e nella tradizione popolare e di come si manifesti in forme bizzarre e stravaganti nella nostra società, sconvolgendola radicalmente.
“Volevo rappresentare come il Male influisca sugli esseri umani, sia a livello del singolo, che della collettività, in varie forme e misure. Ogni traccia avrà un titolo che rimanda ai diversi volti del Male” – racconta Kid Yugi.
Non mancano, dunque, riferimenti colti e iconici, legati alla cultura cinematografica e letteraria, come già nel suo primo album “The Globe”. Un album da scoprire e da “studiare” attentamente.
La copertina vuole omaggiare la celebre opera di Michail Bulgakov, “Il Maestro e Margherita”, rimandando alla scena del ballo di Satana, in cui una la processione di figure oscure e dannati deve percorrere una scalinata per baciare, con riverenza, la mano e il ginocchio del Diavolo.
Ad aprire l’album è la traccia rap nuda e cruda “L’Anticristo” (“nelle mie storie i mostri come i fratelli Grimm”) che anticipa il mood cupo e dark del disco. Autentica perla è anche “Eva” in collaborazione con Tedua, una ballad dolce e commovente dove i due artisti rappano su una base di pianoforte (“nei punti in cui mi toccavi ora ho un eritema, per te cammino sul fuoco attraverso la bufera”). “Nemico” con Ernia possiede un testo che è una lettura universale dell’essere nemici e delle guerre in generale (“tu sei il mio nemico, il mio rivale, la mia nemesi, non c’è nessun trionfo in guerra, non ci son superstiti”. “Terr1” con Geolier è un brano provocatorio contro i pregiudizi e il classismo (“terrone, terrone, terrone, terrone, ho amici con la barba lunga che a tutti fanno terrore, stringo la mano a tutti dal bracciante all’assessore”). Il momento di denuncia sociale arriva con “Ilva”, un brano trascinante che contiene il sample di “Fume Scure” di Fido Guido, cantato in dialetto tarantino e dal sapore soul e reggae (“si vede da lontano una nuvola tossica , una terra rossa e la mia gente che soffoca”). La traccia sorpresa dell’album è “Ex Angelo” con Sfera Ebbasta, midtempo in cui il rapper pugliese rappa “sono attratto dalla vita e dalla sua fatalità”.
Kid Yugi è a tutti gli effetti la sorpresa del rap italiano degli ultimi anni: l’artista, che conta oltre 2 milioni e mezzo di ascoltatori mensili su Spotify, ha convinto tutti con il suo mix unico ed esplosivo di realness e riferimenti letterari e cinematografici fin dal primo progetto, “The Globe”, nel 2022. Nel 2023 ha pubblicato l’EP in collaborazione con Night Skinny, “Quarto di Bue”.
Oltre a queste, le collaborazioni con artisti del calibro di Tedua e Gué e produttori come TY1 (con cui Kid Yugi ha realizzato la traccia “MONOPOLIO” feat. Nerissima Serpe) hanno confermato la stima e il riconoscimento nei confronti del progetto da parte della scena.
Tracklist:
“Il rapper di Massafra gioca nel campionato dei grandi e conferma che sì, una penna come la sua si vede davvero una volta ogni vent’anni”
Billboard Italia
“Si torna a godere di allitterazioni e rime e il confronto incenerisce le prove di tanti rapper in prosa”.
Robinson/Repubblica
“Il nuovo album del rapper di Massafra ‘I nomi del diavolo’ è ispirato al ‘Signore delle mosche’ di William Golding, mischia letteratura e videogame, racconta il male nelle nostre vite” Rolling Stone Italia
“Il rap che incontra la letteratura, da quella russa alla britannica a cavallo tra le rappresentazioni del male e del bene, che stupisce e prende ispirazione da Golding e Bulgakov.” ANSA
Scritto da: Andrea
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