Stonata – GlitterBeam GlitterBeam Italia
Si è tenuta questa notte alla T-Mobile Arena di Las Vegas l’edizione 2016 dei Billboard Music Awards, prestigiosa cerimonia di assegnazione dei premi musicali statunitensi sponsorizzata, decisa e votata per l’appunto da Billboard.
E le premesse per uno show che provasse a risollevare le sorti di questo tipo di manifestazioni – ormai vittime dello snob-shading da parte dei grandi nomi e di premiazioni sempre più farlocche e meno credibili (fatta eccezione ormai per i soli Grammy) – c’erano tutte.
Per cominciare in pace e in allegria, i due conduttori Ludacris e Ciara si sono fatti portavoce della comunità black che non aveva particolarmente apprezzato agli ultimi Oscar la quasi totale assenza di candidati di colore tra le nominations e hanno lanciato una frecciatina a quelli degli Academy neanche poi tanto velata:
Madonna, Stevie Wonder, Celin Dion, Blake Shelton e l’inseparabile Gwen Stefani (che speriamo dorma in un letto diverso come fa Maria con Costanzo perché al solo pensiero stiamo male), P!nk, Rihanna, il robot con cui hanno sostituito Britney Spears dal 2007, si sono tutti susseguiti in performance sulla carta immemorabili che hanno dovuto fare i conti con lentezza nei ritmi e lunghezza di tempi di uno show che a tratti sembrava partorito dalla mente masochista di un autore di tv italiana. Per fortuna nessuna Magic Ball per decidere a chi dovesse andare il Best Male piuttosto che il Best Female e nessuna caramella Golia spacchettata in bella vista dalla conduttrice Ciara a seguito di un casualissimo colpo di tosse.
Potrei anche elencarvi la quota teen di performers presente in stragrande maggioranza con il chiaro intento di portare i fanbase ad invadere i social e a farsi portatori indiretti della baracca, ma se vi dicessi “Fifth Harmony”, “Shawn Mendes”, “Troye Sivan”, “Nick Jonas”, “Demi Lovato”, “Ariana Grande” probabilmente per molti sarebbe la stessa cosa che dirvi “Stella”, “Musa”, “Bloom”, “Flora”, “Tecna”.
Ma partiamo dai vincitori.
A fare il pienone sono stati Abel Tesfaye in arte The Weeknd (che ricordiamo per coloro che perseverano essere il nome d’arte di UNA sola persona e non di un gruppo) e Nostra Signora delle notti sul divano a versare lacrime nei vasconi di gelato, Adele. Il primo ha portato a casa ben 7 statuette: tra cui Top Hot 100 Artist, Top Radio Songs Artist, Top R&B Song e Top R&B Album. La seconda 5: tra cui Top Billboard 200 Artist, Top Selling Song per “Hello” e Top Female Artist.
Adele, non presente in studio, ha colto l’occasione anche per lanciare la video premiere del suo terzo singolo estratto da 25 “Send My Love (To Your New Lover)”. Finalmente un pezzo uptempo, finalmente niente lacrimoni, almeno fino al punto in cui abbiamo realizzato che quel vestito lo avevamo già visto. E ci era mancato troppo.
Per il resto, non ci dilunghiamo nello schierarci a favore o contro la semplicità o noia di un video basato esclusivamente su dei giochini ottici ma lasciamo riassumere il tutto in maniera impeccabile dagli amici di BuzzFeed:
Lo show è stato aperto da un medley autocelebrativo (leggasi marketta Las Vegas) di Britney Spears. “Work Bitch”, “Womanizer”, “Toxic” “I’m a Slave 4 U” i brani proposti per ripercorrere la sua carriera assieme a pezzi improbabili come “Touch of My Hand” e “Breathe On Me” performati evidentemente per far rientrare qualcosetta di SIAE nelle tasche di autori e produttori con problemi di mutuo. Sintesi della performance:
Che ci sia una ripresa di resa sul palco della Spears è leggermente evidente, ma da qui a parlare di ritorno della Britney dei tempi che furono è mentire spudoratamente a se stessi. Se avete perso la performance potete recuperare semplicemente cercando su YouTube “Matilde Brandi Bagaglino”.
Subito dopo la performance, il social media manager della Spears ha twittato una battuta che probabilmente è già più acclamata della performance stessa:
La performance vocale della serata è stata senza dubbio quella di Celine Dion, sul palco dei Billboard Awards per ritirare l’Icon Award e presentare una cover di “The Show Must Go On” dei Queen. Sul palco, ad omaggiarla, il figlio maggiore René-Charles. Probabilmente il momento più autentico ed emozionante della serata. “Voglio eessere forte per la mia famiglia e per i bambini”, ha dichiarato la Dion in un momento di commozione legato al ricordo del marito recentemente scomparso.
Restando in tema vocalità a spiazzare tutti è stata anche Rihanna, relegata fino all’altro ieri dai più al girone delle inette che il microfono sul palco lo usano solo come accessorio. “Love On the Brain” il brano proposto, una delle ballad più potenti del suo ultimo album ANTI e non ancora rilasciata come singolo. Forse, una volta tanto, ci tocca ringraziare Shonda Rhimes per averla usata nel finale di stagione di Grey’s Anatomy. Vocalmente precisa, emotivamente nel pezzo, nessun eccesso, nessuna spogliarellista sul palco, nessun rimando agli Illuminati. E se persino Fiorella Mannoia non ha avuto da ridire, dovete crederci.
Nessuno mette in dubbio le capacità di P!nk, ad oggi una delle performer pop più complete e degne di questo nome, ma riproporre dal 2009 lo stesso tipo di esibizione in cui si dimena nell’aria appesa a due corde è diventato ripetitivo e prevedibile. Riesumiamo Reality Circus possibilmente affidandone la conduzione alla Ventura, diamole questa vittoria e superiamo questa cosa dell’equilibrismo.
Agevoliamo documento dimostrativo:
A chiudere la serata non poteva di certo mancare il Tributo a Prince, accompagnato manco a dirlo dalle polemiche e dallo shade twitteriano dell’anno da parte dell’account dei BET Awards.
L’onore è andato alla Regina del Pop, Madonna. Ma la cosa non è stata vista di buon occhio (aridaje) dalla comunità black. Sia perché a detta degli esperti sarebbe stato più consono affidare il Tributo ad un artista più vicino a Prince nello stile sia perché si vociferava fino a qualche mese prima sarebbe stato compito di Beyoncé omaggiarlo, assieme a Janelle Monae e Bruno Mars.
Madonna ha portato con sé sul palco Stevie Wonder per rimediare, ma l’account Twitter dei BET Awards ha vinto la serata pubblicando un video di cui vi cito testualmente la dicitura:
“Lo abbiamo visto. Non vi preoccupate. Vi abbiamo capiti.
Domenica 26 Giugno il Tributo a Prince dei Bet Awards”.
E non ci resta che sperare, in cuor nostro, che il social media manager dei BET sia in realtà Beyoncé in persona…
Scritto da: Andrea
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