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The Voice of Italy sesta puntata delle Blind Auditions

today31 Marzo 2016 3

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E con il sesto appuntamento si concludono le blind auditions della quarta stagione di “THE VOICE of Italy” 13 talenti sono entrati ufficialmente nei team dei quattro Coach, le squadre sono ora al completo 

Vediamo chi è passato e la loro biografia

Team Carrà

carra

FABIO DE GENNARO
ETÀ: 25 ANNI
CITTÀ DI PROVENIENZA: BITONTO (BA)
PROFESSIONE: IMPIEGATO BACKOFFICE
Il suo genere preferito è il Soul e l’R&B, il suo mito in assoluto è Stevie Wonder, poi Luther Vandroos, Ray Charles… si definisce “una sorta di nero di Puglia, come il vino”. A livello pop gli piace anche molto Adam Levine dei Maroon 5. In italiano gli piace o il Blues, tipo Pino Daniele, o il soul di Giorgia. Nell’ultimo periodo sta scoprendo Noemi. Ha studiato per cinque anni tecnica di base e vocale in Puglia. Ora studia canto a Roma da tre anni, fa Voice Craft, è un metodo americano molto valido. Fa un lavoro part-time che gli permette di gestirmi gli orari. Sa bene che oggi non è facile emergere nella discografia ma guadagnare cantando per lui sarebbe il top. Fa serate in giro ed ha un progetto nuovo, in acustica, molto originale, molto particolare: sono voce, chitarra e le percussioni le fanno con la beatbox. I generi sono i più svariati e l’arrangiamento è particolare. Il padre insegna sax e clarinetto, la madre è una cantante di piano Bar, la sorella per un periodo ha studiato pianoforte e si è diplomata in solfeggio. Il primo ricordo legato alla musica risale a quando aveva 5 anni, è lì che è nato tutto, è lì che gli è stato trasmesso l’amore per la musica di un certo tipo e per il canto in particolare: ricorda che era sul balcone, la madre faceva le pulizie e metteva la cassetta di Pino Daniele e lui cantava “Dubbi non ne ho”, una canzone che rispecchia anche la sua persona: “Dubbi non ne ho su quello che voglio diventare, non sappiamo come andrà, ma io dubbi non ne ho”.
Per la sua Blind Audition canta “Marvin Gaye” di Charlie Puth. Si gira la Carrà ed Emis Killa. Entra a far parte del #TeamCarrà

ARMAND CURAMENG
ETÀ: 45 ANNI
CITTÀ DI PROVENIENZA: ORIGINARIO DELLE FILIPPINE, VIVE A PALERMO
PROFESSIONE: COLLABORATORE DOMESTICO
Armando, in arte Armand, è arrivato dalle Filippine in Italia nel 1998 all’età di 27 anni. I suoi genitori non erano musicisti, ha scoperto da solo il suo talento canoro e l’ha subito usato per racimolare qualche soldino cantando per strada, da bambino. Poi ha cominciato a partecipare a gare di canto per vincere i premi in palio, sempre in denaro. Crescendo è diventato insegnante di inglese nelle scuole elementari. Arrotondava lo stipendio facendo serate musicali nei locali della sua città nelle Filippine, ma allo stesso tempo cercava il modo di scappare via, di migliorare la propria condizione. Dopo una serie di vicissitudini si è trasferito a Palermo con la moglie filippina e il figlio che ora vive a Milano e ha a sua volta una bimba di 5 anni. Armand è il nonno più orgoglioso del mondo: “Mia nipote ha preso da me il talento musicale, è molto intonata e vuole sempre cantare!” L’idea di partecipare a “The Voice” lo esalta molto.
Per la sua Blind Audition canta “Crazy Little Thing Called Love” dei Queen. Si girano Emis Killa e la Carrà. Entra a far parte del #TeamCarrà.

ROSARIA MALLARDO
ETÀ: 29 ANNI
CITTÀ DI PROVENIENZA: GIUGLIANO IN CAMPANIA (NA)
PROFESSIONE: LIBERA PROFESSIONISTA
Ha studiato all’alberghiero e ha un ristorante di famiglia dove si esibisce, fa serate karaoke. Come hobby gioca a calcio, si è tatuata un pallone. Maradona e Ronaldinho sono i suoi miti, segue il calcio brasiliano, le piace molto il Brasile, non tifa per nessuna squadra.
Ha abbandonato e si è avvicinata alla musica. Desiderava entrare in Nazionale ed invece si è ritrovata a fare il provino di “The Voice”. Ha iniziato a suonare la batteria, poi la chitarra e la tastiera, solo dopo ha cominciato a cantare. Si è avvicinato pian piano al canto. La musica l’ha aiutata molto a lavorare su stessa, sul suo carattere introverso. La vera Rosaria è venuta fuori tra la gente, facendo cantare le persone nelle serate karaoke del ristorante, ha trovato la sua valvola di sfogo nella musica. Le amiche hanno spedito la domanda di partecipazione al provino, lei non l’avrebbe mai fatto. Pensava che fosse uno scherzo. Sta lavorando ad un inedito con le amiche. È determinata, riesce in tutto quello che fa e vuole sempre perfezionarsi. Il suo sogno nel cassetto è fare quello che già fa.
Per la sua Blind Audition canta “What A Wonderful World” di Eva Cassidy. Si girano Dolcenera e la Carrà. Sceglie il #TeamCarrà.

BEATRICE FERRANTINO
ETÀ: 18 ANNI
CITTÀ DI PROVENIENZA: NOVA MILANESE (MB)
PROFESSIONE: STUDENTESSA
La musica per Beatrice è una vera e propria tradizione familiare. Il padre e la madre si sono conosciuti perché entrambi suonavano in una banda musicale. Lei suonava il clarinetto, il papà il sassofono. È grazie al padre che Beatrice si è avvicinata alla musica:
“Quando ero molto piccola, mio padre si metteva accanto a me sul divano e prendeva dei fogli bianchi su cui disegnava il pentagramma. Così mi insegnava a riconoscere le note”.
Beatrice seguiva il padre anche nelle sue serate: “Molto spesso lo accompagnavo nei locali in cui si esibiva ed ero orgogliosa di essere figlia di un musicista. Per me era un po’ come un idolo…e anche io sognavo di diventare musicista un giorno”. A 13 anni si esibisce per la prima volta a un karaoke scoprendo di essere intonata. Da lì inizia a prendere lezioni di canto. Ha partecipato a quattro concorsi locali, vincendoli. Studia al Liceo Linguistico e studia pianoforte. Dopo le superiori, vuole iscriversi a “Design della comunicazione” ma il suo sogno è quello di fare la cantante ed emozionare il suo pubblico.
Per la sua Blind Audition canta “Powerful” di Jussie Smollett Feat Alicia Keys. Si gira la Carrà. Entra a far parte del #TeamCarrà.

 

Team Dolcenera

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ROCCO FIORE
ETÀ: 33 ANNI
CITTÀ DI PROVENIENZA: POTENZA
PROFESSIONE: ASSICURATORE
La passione per la musica gli viene trasmessa dalla famiglia: il padre canta e suona la chitarra, la madre di giorno lavora in prefettura e la sera canta nei locali. Il suo primo ricordo musicale è proprio quello di mamma Stefania che canta. Viene iscritto dai genitori alla scuola di pianoforte a 7 anni e continua fino ai 17, poi con gli amici crea la band “Damash” e comincia a girare l’Italia, suonando per locali. Si sono esibiti anche sul palco del “Festival Rock in Roma” nel 2013, in quell’occasione suonavano anche gli Smashing Pumpkins. E’ stata un’esperienza indimenticabile! Suona anche il basso e la chitarra, ma ha imparato da autodidatta. Il gruppo ormai non suona più, il batterista si è trasferito a Milano. Di professione è assicuratore.
Per la sua Blind Audition canta “Personal Jesus” nella versione di Johnny Cash. Si girano tutti e 4 i Coach. Sceglie il #TeamDolcenera

MATTIA SCIASCIA
ETÀ: 24 ANNI
CITTÀ DI PROVENIENZA: FERMIGNANO (PU)
PROFESSIONE: DISOCCUPATO
Ha frequentato l’Istituto d’Arte di Urbino, scegliendo l’indirizzo “Grafica editoriale e restauro del libro”. È sempre stato appassionato di disegno, anche grazie al nonno, pittore e scultore. La mamma gli ha trasmesso la passione per la musica, aveva sempre la radio accesa, cantava e si registrava. È stato Mattia a farle prendere qualche lezione. Ha iniziato a studiare canto a 14/15 anni quando, grazie alla sua ex migliore amica, ha visto “Notre Dame de Paris” e si è innamorato di un personaggio. Prima, per timidezza, non lo aveva mai fatto. Vorrebbe trasferirsi a Londra che reputa migliore, a livello musicale, rispetto all’Italia: ama l’inglese e vorrebbe creare una band in Inghilterra. Si esibisce in discoteca come vocalist e performer. Ha alle spalle anche un’Accademia di teatro e tre settimane a Los Angeles dove ha seguito un Master in canto grazie alla vincita di una borsa di studio. Ha soccorso un ragazzo che stava annegando in mare: da qui, l’idea di fare l’aerosoccorritore, poi abbandonata a favore della musica.
Per la sua Blind Audition canta “Kiss” di Prince. Si girano la Carrà e Dolcenera. Sceglie il #TeamDolcenera.

 

Team Emis Killa

killa

ROXANA ENE
ETÀ: 22 ANNI
CITTÀ DI PROVENIENZA: NATA IN ROMANIA, VIVE A ROMA
PROFESSIONE: DISOCCUPATA
Ha 22 anni, è rumena e si è trasferita con la famiglia in Italia 12 anni fa. Ora vive a Roma. Arriva ai provini di #TVOI per caso ma crede possa essere un’esperienza di crescita, per tutto quello che può venire dopo, una fantastica vetrina. L’esperienza che l’ha segnata maggiormente, l’ha aiutata nel suo inserimento in Italia e si è poi trasformata in un vero e proprio lavoro, è quella di un coro multietnico che dirige a Roma. È a capo anche di un coro di bambini e sta iniziando a preparare un repertorio di canzoni popolari romane con un chitarrista. È un lavoro impegnativo. Si trova meglio con i bambini, gli adulti sono caotici, e poi con i bambini ha un’empatia diretta, anche se a volte la mettono in soggezione. La musica ha sempre fatto parte della sua vita: in un certo senso con il coro sta ridando alla musica quello che la musica ha dato a lei. La prima volta che ha sentito la sua voce è stato in Romania all’età di 9 anni: voleva studiare violino, perché le piaceva tanto, ma aveva un insegnate matto. La prima volta che le ha dato appuntamento per la lezione di violino c’erano le selezioni per il coro, ha fatto il provino, lui è rimasto stupito ed è entrata in un coro popolare con musica tradizionale rumena. Ha ricominciato l’anno scorso a prendere lezione di tecnica e ha anche iniziato a suonare da poco la chitarra. Pensa che la musica non significhi avere successo. Ha quasi paura ad immaginare il suo futuro, il suo sogno è lavorare con la musica, come cantante e poi tra cinque anni vorrebbe laurearsi, dopo essersi ritirata da “Sociologia” vuole iscriversi a “Logopedia”.
Per la sua Blind Audition canta “Meraviglioso Amore Mio” di Arisa. Si girano Emis Killa e Max Pezzali. Sceglie il #TeamKilla.

GIANFRANCESCO CATALDO
ETÀ: 19 ANNI
CITTÀ DI PROVENIENZA: BENEVENTO
PROFESSIONE: STUDENTE
Il padre ha il merito di avergli fatto suonare i primi accordi, suonava la chitarra e aveva un gruppo da giovane. Vuole dimostrare al padre, che crede in lui ma è sfiduciato dalla vita,  che vale e che si può essere felici. “The Voice” come inizio di un percorso, non un punto di arrivo ma per le sue idee, le sue canzoni, il palco di #TVOI potrebbe rappresentare una vetrina importante e “vivere di questo sarebbe fantastico, alzarsi la mattina e scrivere è la cosa più bella, fare quello che mi piace”. I suoi più grandi fan sono la sorella maggiore e il cognato, che gli ha insegnato a muoversi a Roma, l’ha sempre incoraggiato, rappresenta una figura maschile importante a casa, è persino il suo padrino di battesimo. Non ha mai studiato canto ma scrive le canzoni e strimpella la chitarra. Ha un gruppo di musica italiana, rivisitano in chiave folk i grandi cantautori Battisti, Gaber, Rino Gaetano. Ricorda con emozione l’esibizione dell’anno scorso, quando ha aperto col suo gruppo il concerto dei 99 Posse, fanno tante serate in giro sognando sempre che quel palcoscenico un giorno si possa trasformare…Dedica il pezzo dal palco di “The Voice alla madre.
Per la sua Blind Audition canta “Wild World” di Cat Stevens. Si gira Emis Killa. Entra a far parte del #TeamKilla

CLAUDIO DI CICCO
ETÀ: 30 ANNI
CITTÀ DI PROVENIENZA: LATINA
PROFESSIONE: CANTANTE
Ha 30 anni, è nato a Roma, ma è cresciuto a Latina. Sicuro di se stesso, sa di avere una personalità musicale definita, perché ha fatto un percorso, tende sempre a migliorare, è sempre in giro a suonare. Non ha la voce di Freddie Mercury, non ha la presenza scenica di Madonna, ma ha il suo stile e nel mondo si può piacere a persone diverse. Ha cominciato a cantare all’età di 10 anni, i suoi genitori cantavano in macchina e così è nata la sua passione. Ha iniziato cantando e suonando un po’ di piano, arrangiandolo da solo, senza un percorso didattico. Ha uno zio artista. Oltre alla musica ha la passione della pittura e del disegno. Ha tanti fan, non ne ha uno solo, gli amici lo seguono e l’hanno spinto a venire a “The Voice”. Il sogno della sua vita è sfondare, crearsi una personalità artistica, e non vuole bruciarsi questa possibilità, sa che percorso deve fare.
Non ha un genere fisso, suona di tutto, dal rock anni ‘80 al pop di Steve Wonder. Ricorda ancora la prima volta che si è esibito a 9 anni con un gruppo e si sentiva veramente il più imbranato, perché c’erano figli di artisti che prendevano la musica un po’ più seriamente, seguivano un percorso più ferreo, erano più quadrati di lui, che studiava solo quello che gli piaceva. Hanno cantato pezzi inediti fatti apposta per quello spettacolo. Ha frequentato una scuola di canto e poi ogni tanto ha dato lui lezioni. Ha sempre studiato direttamente sui dischi perché la musica si impara così, il vero ascolto è vivere la musica, è ascoltare la musica dalla mattina alla sera, cogliendone ogni sfumatura, la musica ti deve prendere in testa. “È quando di un arto di un corpo ne fai un’arte, ne fai un movimento di musica”. A Roma suonava in un locale e faceva piano bar.  Apprezza Giuliano Sangiorgi e Alex Baroni. Reputa l’amore la cosa più importante della sua vita.
Per la sua Blind Audition canta “Take On Me” degli A-Ha. Si gira Emis Killa. Entra a far parte del #TeamKilla.

MARTA PILIA
ET À: 17 ANNI
CITTÀ DI PROVENIENZA: CAGLIARI
PROFESSIONE: STUDENTESSA
Marta è una diciassettenne molto determinata a fare della musica la sua vita. Frequenta il Liceo scientifico con risultati discreti ma ribadisce che non vede l’ora di diplomarsi per potersi iscrivere al Conservatorio, continuare a studiare canto e perfezionare lo studio del pianoforte. Nata e cresciuta in Sardegna, a settembre dell’anno scorso si è trasferita a Torino. Cantare è la sua passione fin dai tempi delle recite scolastiche: “Mi ha ispirato parecchio Giorgia e una volta capita la mia passione, non ho mai smesso di coltivarla”. A 10 anni ha conosciuto un musicista, amico di amici di famiglia, che ha capito il suo potenziale e l’ha fatta esibire in diverse feste private, sempre sotto il controllo dei genitori, che non sono musicisti ma che l’hanno sempre incoraggiata e sostenuta.
A 12 anni ha vissuto un’esperienza indimenticabile: ad un concerto di Alessandra Amoroso ha sventolato sotto il palco un cartellone che diceva “Duettiamo insieme?” e il suo invito è stato accettato! La Amoroso l’ha vista e l’ha chiamata sul palco a cantare un brano con lei. Da allora, l’emozione di cantare in pubblico l’ha conquistata e l’ha spinta ad arrivare in finale a Castrocaro nel 2013. Ha anche aperto in Sardegna i concerti di Ivana Spagna, Alexia, i Tazenda. Per studiare canto, va 2 o 3 volte al mese da un insegnante di Milano. Con la famiglia ha un legame molto forte, la sua più grande fan è sua nonna.
Per la sua Blind Audition canta “Ain’t No Other Man” di Christina Aguilera. Si gira Emis Killa e la Carrà. Entra a far parte del #TeamKilla

Team Max Pezzali

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CRISTINA CASCONE
ETÀ: 20 ANNI
CITTÀ DI PROVENIENZA: ROMA
PROFESSIONE: STUDENTESSA
“Credo che The Voice sia l’unico talent che metta in risalto la voce e chi ama fare il cantante o comunque chi come me spera di poter arrivare ad un pubblico per potersi esprimere – e non solo sotto la doccia o davanti ai parenti – ha bisogno di far vedere agli altri quello che prova”. Lo scopo di Cristina è trasmettere emozioni, ha anche intrapreso la strada del musical per arrivare a più gente possibile. Ha iniziato a 6 anni a suonare il pianoforte, perché guardava sempre Sanremo quand’era piccola e si è innamorata di Laura Pausini. Ha studiato tanti anni pianoforte e poi casualmente ha iniziato anche a cantare. Vuole vivere di musica, ma si è anche preparata un piano B: studia “Medicina” all’Università ed è l’unica cosa al di fuori del canto in cui crede fortemente. La musica come la medicina può aiutare le persone: quando ascolta un bel cd, Queen, Pink Floyd, non pensa a nulla e si sente bene. Pensa che la musica sia una terapia fortissima.
In famiglia è l’unica che ha la passione per la musica. Il padre cantava in Chiesa, ma non è molto ferrato di musica. La musica è per lei un’amica, camminano sempre in parallelo l’un l’altra, è come un appoggio, un aiuto. Tra dieci anni le piacerebbe vedersi su un palco, suonando il pianoforte e cantando i suoi brani… “Perché il cantautore esprime a pieno le emozioni che hai dentro: a volte ti rivedi anche nei brani che scrivono altri, però se scrivi per te esce fuori quello che sei veramente”.
Per la sua Blind Audition canta “Like A Star” di Corinne Bailey Rae. Si girano Max Pezzali, Emis Killa e la Carrà. Sceglie il #TeamPezzali.

GIUSEPPE CITARELLI
ETÀ: 30 ANNI
CITTÀ DI PROVENIENZA: BARI
PROFESSIONE: PIZZAIOLO
Lavora nella pizzeria di famiglia e canta. Canta sempre, a casa, mentre fa le pizze, la mamma e la moglie non ne possono più. Nella vita cerca di far bene: il cantante, il marito e il padre. Canta da tre anni, prima faceva animazione. Ha studiato per sei mesi canto, ma mai la tecnica, non sa cosa sia un vocalizzo o un solfeggio. Non conosce la musica a pieno però cerca di emozionarsi per emozionare. È sempre in cerca dell’emozione genuina. Non fa serate perché non si sente pronto. “The Voice” per lavorare con gli animali da palcoscenico, sentire l’emozione della luce in faccia, del pubblico che sentendolo si emoziona, delle persone competenti che lo giudicano. Come generi musicali spazia dal jazz al blues al cantautorato.
Non ha un mito musicale, gli piace Paolo Nutini, i Queen, ma non si ispira a loro. È talmente tanta l’ambizione che vorrebbe diventare un simbolo, vorrebbe che la gente sentisse le sue canzoni stesse bene per due o tre ore senza ascoltare più niente. È un sogno e deve realizzarlo. “Io non vorrei essere una star, vorrei essere una sorta di leggenda!”
Per la sua Blind Audition canta “Sugar Man” di Sixto Rodriguez. Si girano tutti e 4 i Coach. Sceglie il #TeamPezzali.

CRISTINA DI PIETRO
ETÀ: 29 ANNI
CITTÀDI PROVENIENZA: RIMINI
PROFESSIONE: MUSICISTA
I genitori l’hanno sempre seguita e spronata con la musica. La mamma si è quasi diplomata in pianoforte, il padre invece è un polistrumentista e suona: la chitarra, la tastiera, il basso e la batteria. Cristina ha la musica nel DNA. All’età di 9 anni la mamma senza imporle lo studio del pianoforte, l’ha portata a lezione. Non ha paura del palco perché fin da quando aveva 4 anni cantava le canzoni dei cartoni animati, nei festival in piazza. Dai 9 ai 17 anni ha studiato piano e solo dopo ha ricominciato a cantare, sotto consiglio del padre che le ha chiesto di entrare nella sua band. Pian piano si è innamorata del canto, ha ripreso ad andare dalla sua insegnante che le ha dato sporadiche lezioni di tecnica diaframmatica, poi ha seguito corsi di lirica, ma è senza l’aiuto di nessuno che è migliorata molto. Dopo la scuola si è resa conto che nella vita voleva cantare e continuare a suonare il piano. Ha cominciato a fare, soprattutto d’estate, le serate con la band, in trio o da sola. Impartisce lezioni di musica perché si è diplomata in pianoforte. Il fidanzato è batterista ed era nella sua band. Lavora all’Università come Ricercatore di Acquacoltura e Ittiopatologia. La nonna peruviana è fondamentale nella sua vita, ha quasi 92 anni ed è la prima sostenitrice insieme  alla mamma. Ha comprato un piano per far studiare le nipoti nel suo salotto, è sempre andata ai concerti, è sempre seduta in prima fila sotto le casse. Cristina dedica a lei la canzone dal palco di “The Voice”. Sente molto il 25% della sua “peruvianità”, ogni centimetro di lei balla quando canta, ha il ritmo nel sangue. Ha imparato lo spagnolo grazie alla nonna che la chiama affettuosamente Kitty.
Per la sua Blind Audition canta “Kissing You” di Des’ree. Si girano Max Pezzali, Emis Killa e la Carrà. Sceglie il #TeamPezzali.

Scritto da: Redazione

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