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Oggi 6 ottobre la radio in Italia compie 90 anni. Il primo annuncio suonava così “URI (Unione Radiofonica Italiana). 1-RO: stazione di Roma. Lunghezza d’onda metri 425. A tutti coloro che sono in ascolto il nostro saluto e il nostro buonasera. Sono le ore 21 del 6 ottobre 1924. Trasmettiamo il concerto di inaugurazione della prima stazione radiofonica italiana, per il servizio delle radio audizioni circolari, il quartetto composto da Ines Viviani Donarelli, che vi sta parlando, Alberto Magalotti, Amedeo Fortunati e Alessandro Cicognani, eseguirà Haydn dal quartetto “Opera 7″, I e II tempo”.
Dopo il concerto sinfonico vennero trasmessi un bollettino meteorologico, le notizie di Borsa, un manualetto sulle radioaudizioni circolari, un altro concerto sinfonico e le ultime notizie. I programmi di quella prima serata radiofonica vennero conclusi dalla trasmissione di “Giovinezza”. Il tutto durò solo un’ora e mezza: la prima ora e mezza di una storia che oggi compie novant’anni.
Noi siamo un’evoluzione di questi 90 anni di storia con la sola differenza che le nostre voci arrivano in bit e codice binario invece che in onde medie e corte. In 90 anni la radio ha saputo reinventarsi e non importa se web, fm, am, o dab, vi tiene compagnia mentre fate altro. Nessun altro mezzo richiede così poca attenzione, ricambiando con così tanta compagnia. Cambia, certo, il ricevitore, da apparecchio mastodontico, a minuscolo scatolino portatile, a smartphone e pc. Ma chi è al di qua del microfono fa sempre la stessa cosa, lavorare per informarvi ed intrattenervi. Ora scusate ma chiudiamo questo articolo, accendiamo il microfono, e cominciamo a scrivere i prossimi 90 anni.
Scritto da: Redazione
90 anni della radio storia della radio
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